Gli scienziati coltivano piante nel suolo lunare per la prima volta

Gli scienziati dell'Università della Florida hanno coltivato con successo una pianta nel suolo lunare per la prima volta. Il risultato potrebbe avere implicazioni significative per le future missioni spaziali di lunga durata in cui gli astronauti dovranno avere accesso alle proprie fonti alimentari.

Per condurre l'esperimento, gli scienziati hanno convinto la NASA a prestare campioni di regolite lunare raccolte da diverse località sulla luna durante tre missioni Apollo che hanno avuto luogo cinque decenni fa.

Hanno quindi messo semi della pianta resistente arabidopsis in piccoli campioni di regolite lunare povera di nutrienti e hanno aspettato di vedere se è successo qualcosa.

Per la gioia degli scienziati, i germogli verdi hanno iniziato ad apparire dopo soli due giorni. Tuttavia, dopo circa il sesto giorno, era chiaro che le piante non erano così sane come sarebbero state se coltivate nel terreno terrestre, o anche come quelle del gruppo di controllo che erano coltivate in un simulante lunare a base di cenere vulcanica. Ad esempio, le piante nel regolite crescevano più lentamente e avevano radici stentate, e alcune avevano foglie stentate e mostravano una pigmentazione rossastra.

Restored Apollo 11 Moonwalk - Original NASA EVA Mission Video - Walking on the Moon Il giorno 20, poco prima che le piante iniziassero a fiorire, il team ha raccolto le piante, macinate e studiava l'RNA (acido ribonucleico), un acido nucleico presente in tutte le cellule viventi che presentano somiglianze strutturali con il DNA.

I risultati hanno confermato che le piante avevano effettivamente sperimentato stress e avevano risposto in modo simile a come è stato osservato che Arabidopsis cresce in altri ambienti difficili, come nel suolo con un'abbondanza di sale o metalli pesanti.

Gli scienziati hanno anche stabilito che la qualità del suolo lunare varia, poiché un campione in particolare ha prodotto risultati di crescita più scarsa rispetto agli altri due.

Il team ora prevede di utilizzare lo stesso regolite per seminare più semi nel tentativo di scoprire se le piante originali avevano qualche effetto sul materiale lunare - in altre parole, per scoprire se le piante hanno in qualche modo condizionato il materiale lunare in modo che Il prossimo set di piante lo troverà meno duro.

Lo studio arriva mentre la NASA procede con il programma Artemis che prevede di rimettere gli umani sulla superficie lunare per la prima volta dalle missioni Apollo circa 50 anni fa, con missioni di lunga durata a Marte una possibilità.

"Questa ricerca è fondamentale per gli obiettivi di esplorazione umana a lungo termine della NASA in quanto avremo bisogno di utilizzare le risorse trovate sulla luna e Marte per sviluppare fonti alimentari per i futuri astronauti che vivono e operano nello spazio profondo", ha affermato il capo della NASA Bill Nelson. "Questa ricerca fondamentale per la crescita delle piante è anche un esempio chiave di come la NASA sta lavorando per sbloccare le innovazioni agricole che potrebbero aiutarci a capire come le piante potrebbero superare le condizioni stressanti nelle aree di scarsa alimentare qui sulla Terra."

Gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno anche sperimentato modi per coltivare piante commestibili su un satellite abitabile, con verdure frondose coltivate con successo durante anni di ricerche spaziali in corso.

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